Bosco delle Querce

Dal punto di vista della geomorfologia, il Bosco delle Querce è collocato nell´alta pianura diluviale, a circa 210 metri sul livello del mare, presso il margine tra l´area collinosa degli archi morenici a nord e le spianate terrazzate dei depositi fluvio-glaciali, dovuti allo smaltimento erosivi degli accumuli morenici a sud.
Il sottosuolo dei depositi fluvio-glaciali è permeabile, con una composizione prevalentemente ghiaino-sabbiosa. A 30-50 metri di profondità c´è uno strato di argilla, su cui scorre la falda freatica, la cui superficie si trova a circa 30-35 metri. Se consideriamo l´idrografia superficiale, la zona a Ovest del Bosco delle Querce è molto più ricca di corsi d´acqua: numerosi torrentelli scendono dall´Altopiano delle Groane per entrare nel torrente Seveso.
Il corso d´acqua Certosa o Terrò lambisce per un lungo tratto il perimetro del Bosco delle Querce, dopo aver drenato un ampio territorio a monte fino al lago di Montorfano, per entrare poco più a valle del Bosco nel torrente Seveso.
Il clima del Bosco delle Querce può essere considerato di tipo moderato-continentale, con inverni rigidi ed estati calde, con escursioni termiche che raramente superano i 20°C, umidità elevata, nebbie autunnali e invernali, piovosità concentrata in primavera e autunno, ventosità limitata. Le precipitazioni medie annuali sono di circa 1300 mm di pioggia.
La vegetazione naturale un tempo presente nella zona può essere individuata nell´ambito delle latifoglie mesofite e in particolare del Querco-Betuletum insubricum, Querco-Carpinetum, Querce-Ostrietum (Helleboro-Ornetum), con buona variabilità a seconda della composizione del terreno, più o meno profondamente alterato. Le specie arboree e arbustive presenti nei boschi residui vicini sono costituite da Farnia o Rovere, Pino silvestre, Betulla, Carpino bianco, Ontano nero, Salice, Corniolo, Rovo, Biancospino, Nocciolo, Sambuco…Da ricordare tra la flora erbacea l´Erica e la Molina.